La prova serve per determinare il ritiro e l’espansione contrastata da un vincolo esterno, misurati su campioni di malte cementizie applicate su supporti. Quando una malta è vincolata ad un supporto, questo ostacola la contrazione di volume della malta causata dalla naturale perdita di umidità del materiale e questo fenomeno si traduce in sollecitazione, dando luogo a lesioni visibili sulla superficie della malta applicata.
Per la misurazione del movimento contrastato, sono richieste cinque piastre di calcestruzzo di prova e devono essere sottoposti a prova due provini per il ritiro e due provini per la dilatazione, con il restante provino da utilizzare come controllo. Dopo una stagionatura di sei mesi delle piastre di calcestruzzo nella camera climatica, il prodotto da testare viene applicato sulle piastre. Dopo 28 giorni di maturazione i cinque provini vengono ispezionati per rilevare eventuali tracce di fessurazione o delaminazione e la presenza di simili difetti viene registrata. Un singolo provino deve essere sottoposto a prova per determinare i valori di controllo dell’aderenza per trazione diretta dopo 28 giorni.
Per la determinazione del ritiro da essiccamento contrastato, vengono utilizzati due provini conservati a una temperatura di (21 ± 2) °C con (60 ± 10)% di U.R. per 56 giorni, mentre per la determinazione dell’espansione contrastata vengono utilizzati due provini mantenuti in bagno d’acqua per 56 giorni a una temperatura di (21 ± 2) °C. Terminato il periodo di conservazione, i provini vengono ispezionati per rilevare eventuali tracce di fessurazione o delaminazione, e la presenza di simili difetti deve essere registrata. È consigliato scattare foto per documentare i difetti.
Tipologia materiale | Norma di riferimento | Metodo di prova |
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intonaci di finitura | EN 998-1 |
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rasanti | EN 998-1 |
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massetti | EN 13813 |
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autolivellanti | EN 13813 |
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malte da ripristino | EN 1504-3 | EN 12617-4 |